17 gennaio 2015

ECOLETTERA 57 del Gruppo Cinque Terre



costruire la transizione: un nuovo ecologismo - democrazia - giustizia - nuovi lavori
editoriale: Conversione ecologica e comunità 
Il termine “conversione ecologica” è stato introdotto quasi trent’anni fa da Alex Langer per sintetizzare il percorso necessario per ricondurre l’attività e la convivenza umana entro i limiti della sostenibilità sociale e ambientale. Il termine allude alla duplice dimensione di questo passaggio: da un lato, la riconversione strutturale dell’apparato produttivo per ridurre l’aggressione alle risorse della natura (produrre meno e meglio; utilizzare meno materiali; usare più a lungo quello che si è prodotto e scartarlo meno; recuperare tutto quello che si è scartato) e, soprattutto, per ridurre lo sfruttamento degli uomini e delle donne che vivono e lavorano su questa Terra da parte di altri membri del genere umano; dall’altro lato, quel passaggio comporta la conversione personale del nostro stile di vita, attraverso una riduzione e una qualificazione ecologica dei nostri consumi e un miglioramento dei nostri rapporti con il prossimo, gettando un ponte (Alex amava molto questa metafora) verso chi ci è estraneo, in competizione con noi o nemico. Associarsi per effettuare insieme degli acquisti, per promuovere insieme dei servizi o per risparmiare, è già oggi possibile; o è comunque possibile inserire questo obiettivo in una piattaforma rivendicativa, che molte organizzazioni, anche di natura molto diversa tra loro, comprese quelle sindacali, potrebbero appoggiare. ( Guido Viale su Granello di sabbia , Attac ) leggi
Buon inizio d’anno ?

Sarà un anno pirotecnico e spettacolare, purtroppo. Vediamo i primi passi di questo 2015.
 Parigi. L’attenzione mondiale sull’attentato, la caccia ai terroristi, la Marche Repubblicaine. Non sapremo mai cosa veramente è successo e perché. Sono tutti morti. Ci limiteremo a considerare gli esiti sociali e politici delle giornate di Parigi. Premesso che la popolarità di Hollande è stimata positivamente dal 13% dell’elettorato francese (ed in tendenziale calo) è evidente che il futuro politico del presidente è ormai concluso ed in caduta libera i consensi al Partito Socialista. La capacità, e la volontà, di questa amministrazione di incidere nelle dinamiche europee, al di là delle parole, è ormai a zero. Il pallino è nelle mani della Merkel  e di Draghi. ( Giovanni Chiambretto ) leggi

Il '68 , a che serve oggi la memoria storica ?

Lentamente, silenziosamente, la generazione che ha vissuto il '68, nata nei primi anni dopo la fine della guerra, esce di scena. Esce dalle fabbriche, dagli uffici, dalle scuole e dalle università, dai ministeri, dagli enti pubblici e dalle forze armate. L'esodo, ovviamente, è già in corso da almeno un decennio ma con il nuovo anno sarà pressoché impossibile trovare qualcuno che, al di là del lato della barricata su cui era schierato, possa raccontare a compagni e amici di lavoro come giravano le cose alla fine degli anni '60. Intanto è ancora  in corso una guerra psicologica  condotta sui media, che tenta di affermare che le lotte e le conquiste di quel decennio furono una aberrante anomalia e che oggi finalmente si presume di rottamare un epoca di irresponsabili diritti per tornare, finalmente, alla ragione: chi ha il potere, i soldi, chi è capace di corrompere, di fare il burattinaio nella società, è di fatto intoccabile, gli altri devono competere fra loro, essere responsabili, flessibili nella loro permanente precarietà   sociale e soprattutto non avere memoria. ( Massimo Marino ) leggi

Chi decide in Italia? Chi decide in Europa ?

In quest’Italia confusa ed incomprensibile, forse è giunto il momento di andare a vedere più in alto per capire cosa sta succedendo e forse anche cosa potrebbe succedere. Eravamo rimasti ad osservare esterrefatti il succedersi di crisi extraparlamentari con nomina di Presidenti del Consiglio scelti fuori dagli ambiti a ciò deputati. Al tempo della Costituente la sede deputata alle scelte era l’emiciclo del Parlamento; la sede delle mediazioni, le commissioni parlamentari. Nel corso degli anni, prima inavvertitamente, poi in maniera esplicita, la sede delle decisioni si è spostata nelle segreterie dei partiti e quella delle mediazioni negli incontri fra le correnti. Il parlamento è diventata la sede burocratica di ratifica di quelle decisioni.. Oggi si è fatto un passetto in più. Neanche le segreterie dei partiti sono più la sede delle decisioni. Queste avvengono altrove e frequentemente fra personaggi che non sarebbero neanche costituzionalmente titolati ad assumerle. Come è nata la candidatura di Monti? Come quella di Letta o di Renzi? Come è nata la trombatura di Prodi alla Presidenza della Repubblica dove solo la sera prima i gruppi parlamentari si erano espressi unanimemente favorevoli e la mattina dopo mancavano un quarto dei voti necessari?
Una analisi in tre puntate dei veri meccanismi decisionali ora che istituzioni e Parlamenti contano sempre meno. Prima parte:  Come funziona ( Giovanni Chiambretto ) leggi

Che cosa vogliono i massoni da noi? E poi, quali massoni? 

E' uscito da poche settimane, per i tipi dell'editore Chiarelettere di Milano, il libro "Massoni, società a responsabilità illimitata" sottotitolo: "La scoperta delle Ur-Lodges", firmato da Gioele Magaldi, con la collaborazione della giornalista Laura Maragnani (19 euro). Sono 650 pagine fitte di notizie, che ritengo fondamentali per chiunque voglia comprendere, con il necessario distacco sereno, come si compone, si struttura e opera la nomenclatura planetaria che gestisce la formazione dei governi nazionali e decide le nostre esistenze.Chi è Gioele Magaldi? Ma -ciò che più conta in questo momento- che cosa vuole da noi? Che cosa ci sta dicendo? Che cosa ci sta chiedendo? ( Sergio Di Cori Modigliani dal blog ) leggi

Pacco di Natale per i lavoratori

Jobs act. Il nuovo contratto a tutele crescenti cancella l’articolo 18 e, allargando la normativa ai licenziamenti collettivi, apre la strada alle discriminazioni. Riman­gono nel testo due  prov­ve­di­menti molto gravi: il primo riguarda l’allargamento del campo di appli­ca­zione della nuova nor­ma­tiva sui licen­zia­menti anche a quelli di tipo col­let­tivo. Il secondo prov­ve­di­mento riguarda il fatto che la nuova disci­plina sui licen­zia­menti varrà per le imprese oggi non sog­gette all’articolo 18 per­ché di dimen­sioni infe­riori alla soglia di 15 dipen­denti che supe­re­ranno tale soglia: in que­sto caso il nuovo regime si appli­cherà anche ai rap­porti di lavoro costi­tuiti ante­rior­mente, cam­biando quindi ai lavo­ra­tori assunti pre­ce­den­te­mente il loro con­tratto in modo surrettizio. ( Massimo Franchi su ilmanifesto.info ) leggi

Reinventare l'edilizia italiana 

Il mondo dell’edilizia sta cambiando e la riqualificazione energetica è una componente strutturale e strategica per il Paese. Riqualificare l'esistente secondo il concetto "deep retrofit" richiede nuove professionalità e una progettazione integrata. Come estrarre l'enorme potenziale di risparmio energetico dai nostri 13,5 milioni di edifici? Quello italiano è il secondo patrimonio immobiliare più vecchio al mondo: circa un terzo necessita interventi di riqualificazione, le residenze private per la metà. Due miliardi di metri quadri da riqualificare molto frammentati e ad alta “viscosità” di intervento. ( Thomas Miorin su Quale Energia ) leggi

Spese militari, nel 2015 niente tagli alla Difesa. E 5 miliardi per nuovi armamenti

Il budget previsto nella legge di Stabilità - circa 18 miliardi - è sostanzialmente lo stesso del 2014. I soldi verranno stanziati anche per nuovi aerei, elicotteri, navi e carri blindati. Finanziamenti minori per le forze terrestri e i satelliti spia. Per avere dettagli sul piano F35, invece, bisogna aspettare marzo La legge di stabilità 2015 prevede infatti per l’anno venturo quasi 18 miliardi di spese militari, di cui oltre 5 miliardi per l’acquisito di nuovi armamenti: le stesse cifre del 2014, limate solo di poche centinaia di milioni. ( Enrico Piovesana da ilfattoquotidiano ) leggi
 
Repubblica Centrafricana: 10.000 i minori in armi (quadruplicati in 2 anni)
Nei principi e linee guida declinati a Parigi nel 2007 per tentare di porre un limite al fenomeno dei bambini associati alle forze armate e ai gruppi armati, si definisce bambino in armi “ogni persona sotto i 18 anni che è membro di una forza armata o di un gruppo armato e che viene impiegato in varie funzioni, incluso, ma non solo, come cuoco, facchino, messaggero, qualsiasi bambino sfruttato sessualmente e costretto al matrimonio per motivi bellici, e qualsiasi minore che accompagni tali gruppi, oltreché membri della famiglia”. Una situazione che in Repubblica Centrafricana secondo l'ultimo rapporto di Save the Children, “Intrappolati nei combattimenti”, presentato lo scorso 18 dicembre,  riguarda circa 10.000 minori. ( Alessandro Graziadei  da unimondo.org ) leggi
Il silenzio sui massacri in Eritrea
  La ter­ri­bile vicenda dei 13 ragaz­zini eri­trei mas­sa­crati al con­fine con il Sudan, di cui «il mani­fe­sto», unico tra i gior­nali ita­liani, ha meri­te­vol­mente rife­rito nell’articolo «Strage di bam­bini in fuga dal loro paese», pub­bli­cato nel numero del 2 gen­naio, dimo­stra in maniera elo­quente a che punto di nega­zione totale dei diritti umani fon­da­men­tali, incluso quello alla vita stessa, sia arri­vata la dit­ta­tura di Asmara. Si tratta di cri­mini di cui gli espo­nenti e i com­plici del regime, a tutti i livelli, dovranno prima o poi essere chia­mati a rispon­dere, in base al diritto inter­na­zio­nale, oltre che alla Giu­sti­zia del loro stesso Paese, una volta abbat­tuta la dit­ta­tura e ricon­qui­stata la libertà. ( Enrico Calamai da ilmanifesto ) leggi
Germania: Le rinnovabili mettono la freccia

Carbone e lignite hanno ancora un ruolo centrale ma nel mix elettrico tedesco la prima fonte sono diventate le energie rinnovabili, arrivate quasi al 26 per cento della produzione elettrica lorda. Calano anche le emissioni.  Anche la Germania, ovvero la principale economia europea, si avvia decisa verso la transizione energetica. Secondo i dati dell’industria elettrica tedesca, Bdew, le energie rinnovabili sono infatti diventate la prima fonte di generazione elettrica del paese, arrivando a coprire il 25,8% del mix elettrico. La generazione da lignite, carbon fossile altamente inquinante, che rappresenta la seconda fonte, ha registrato invece un calo del 3% e quella da carbone, le terza, quasi del 10%. Va comunque sottolineato che la lignite è ancora al 25,6 per cento e che se la si sommasse al 18 per cento del carbone non si potrebbe neppure azzardare il confronto. Tuttavia è indubbio che le fonti più inquinanti inizino a perdere terreno, come confermato anche dalle emissioni di gas serra che nel 2014, dopo tre anni di aumento, sono calate di circa il 5%, riportando la Germania ai livelli del 2009. ( Bruno Casula su ecodallecitta ) leggi

Iran: Teheran, 400 ricoveri in un giorno per lo smog 

Teheran è una delle città più inquinate del mondo, con i suoi dodici milioni di abitanti e quattro milioni di automobili ferme alle categorie Euro 0 e 1. Negli ultimi giorni però, il livello delle polveri è stato talmente alto da richiedere il ricovero di 392 persone a causa di crisi respiratorie e cardiache.. Le autorità di Teheran hanno immediatamente dato ordine di chiudere le scuole e istituire le targhe alterne per alcuni giorni.. Nel 2012 l’inquinamento ha contribuito alla morte prematura di 4.500 persone in città e circa 80mila nel Paese, secondo dati dello stesso Ministero della Salute. ( fonte: ecodallecitta.it ) leggi

  
Grecia: All’orizzonte un’alleanza di governo anti memorandum

Secondo la legge elet­to­rale il par­tito vin­ci­tore prende un bonus di 30 seggi, ma, stando ai numeri, Syriza dif­fi­cil­mente sarebbe in grado di for­mare un governo auto­nomo (dovrebbe supe­rare la soglia del 36%). «Non abbiamo a nostro favore i mass-media main stream» sosten­gono i qua­dri del par­tito quando viene ricor­dato che il Pasok nel 1981 aveva rac­colto il 48% dei voti. La que­stione, quindi, di alleanze poli­ti­che e sociali è di pri­ma­ria impor­tanza per il Syriza. Tra le altre forze poli­ti­che, oltre a Dimar, Ale­xis Tsi­pras finora ha man­te­nuto rap­porti sol­tanto con i Greci indi­pen­denti– il Kke rifiuta ogni col­la­bo­ra­zione — men­tre a livello sociale Syriza dimo­stra una con­trad­di­zione: si pre­senta aperto a per­so­na­lità poli­ti­che che di recente si sono stac­cate dal Pasok, poli­tici prima schie­rati a favore degli accordi con la troika e ora in sin­to­nia con la sini­stra radi­cale, men­tre è «chiuso» nei con­fronti di per­so­naggi influenti nella sini­stra greca e in genere nella società ma non iscritti a Syriza. ( Pavlos Nerantzis  su ilmanifesto ) leggi

Spagna: Gli spagnoli di Podemos, quando i grillini sono di sinistra

La retribuzione netta mensile dei parlamentari europei di Podemos sarà, come massimo, tre volte il salario minimo intercategoriale spagnolo (645 euro). Ad oggi sono 14 mensilità da 1.935 euro”. Così si leggeva, lo scorso aprile, sulla Carta dei candidati di Podemos per le elezioni europee, un “decalogo” degli impegni dei candidati della giovane, allora, formazione politica spagnola che alle europee di maggio ha ottenuto, sorprendentemente, 5 deputati europei con l’8% dei voti. Arrivati a Strasburgo i parlamentari del Movimento 5Stelle sono rimasti spiazzati da un impegno così radicale che loro non sono stati in grado di assumere. Di fronte alle nuove responsabilità, Podemos ha varato un programma di governo dal titolo “Un progetto economico per la gente” in cui l’impostazione di fondo è keynesiana anche se non si rinuncia a misure più radicali come la riduzione dell’orario di lavoro o il reddito minimo di cittadinanza (comune al M5S). Ma sull’euro si punta a “ridisegnare” l’Europa per “fare funzionare” la moneta unica, si parla di “flessibilità” del Patto di stabilità e di “riforma” della Bce. ( Salvatore Cannavò su ilfattoquotidiano ) leggi

La foto del giorno: Nella Repubblica Centrafricana  migliaia di bambini sono stati coinvolti nel conflitto fra gruppi armati. Si stima che siano fra i 6 mila e i 10 mila i minori reclutati per combattere.



VIDEO ARCHIVIO

Meglio tardi che mai : '' Ci sono possibilità di dialogo con gli eurodeputati di Podemos''. Così Beppe Grillo, parlando a Stasburgo apre a una possibile intesa con il partito spagnolo di Pablo Iglesias. vedi
 
Praticamente quasi tutti bianchi e anglosassoni attori e registi selezionati per le Nomination agli Oscar del Cinema che il 22 febbraio verranno assegnati. D'altronde il 94 % dei 6028 giurati sono bianchi, e l'86% sopra i 50 anni.  Neanche Selma Ava DuVernay, il film su Martin Luther King, è passato. vedi
 
 E' morto a 92 anni il regista Francesco Rosi, una visione lucida sulla nostra epoca. Da «Le mani sulla città» passando per «Il caso Mattei». Senza censure nei suoi film ci si confrontava sempre con i lati più oscuri della Storia del nostro paese. vedi   
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                                            Il punto di vista  del Gruppo Cinque Terre

  


                                                                                                                                                                  

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