22 marzo 2014

ECOLETTERA 41/16 marzo 2014 - Gruppo Cinque Terre



costruire la transizione: un nuovo ecologismo - democrazia - giustizia - nuovi lavori

Editoriale1: Miracolo in Nepal: nessuno uccide più rinoceronti, tigri ed elefanti

Due anni di zero bracconaggio. Mentre in Sudafrica non si ferma la strage di rinoceronti e gli elefanti continuano ad essere sterminati in tutta l’Africa subsahariana, in Asia, un continente dove la fauna selvatica viene decimata dai bracconieri, il piccolo Nepal ha raggiunto per il secondo anno il “bracconaggio zero” per quanto riguarda rinoceronti, tigri ed elefanti. The Ecologist,  pur definendolo  un regno montano, mentre ormai da anni è una repubblica,  sottolinea che  il Nepal rappresenta la speranza di poter costruire un futuro più sicuro per la sua specie simbolo dell’Asia. Megh Bahadur Pandey, direttore generale del Department of National Parks and Wildlife Conservation del Nepal, spiega che “il successo di aver raggiunto lo zero bracconaggio tutto l’anno è un grande risultato per la necessità nazionale prioritaria di frenare i crimini sulla fauna selvatica nel Paese”.
Istituzioni nazionali come il National Tiger Conservation Committee, presieduto dal primo ministro del Nepal, la cooperazione transfrontaliera portata avanti con India e Cina, e meccanismi regionali come il South Asia Wildlife Enforcement Network, sono state le chiavi che hanno permesso di chiudere le porte al bracconaggio ed al commercio illegale di fauna selvatica. A questo si deve aggiungere la fine della guerriglia maoista, ormai trasformatasi in forza parlamentare, e l’accresciuto coordinamento tra le autorità dei parchi, l’esercito e la polizia del Nepal e le comunità locali, che sono ormai il fronte avanzato nella lotta contro il bracconaggio e il commercio illegale di specie selvatiche.( notizie tratte da www.greenreport.it )


Editoriale2: Per una nuova Comunità Europea

In Europa per l’Italia. A maggio ci saranno le elezioni europee, di fatto sono diventate elezioni nazionali. Il M5S è visto come un pericolo pubblico da questa Europa che fa di tutto per emarginarlo, minimizzarlo, ignorarlo. Ne ha ben ragione. Se il M5S avrà una forte affermazione elettorale ed entrerà nel Parlamento europeo con 20/30 eurodeputati gli attuali equilibri salteranno. Il M5S non è Eurosì o Eurono. Il M5S vuole il ritorno ai principi di solidarietà e di comunità. L'Europa si chiamava Comunità Europea. Il M5S vuole un'Europa solidale o nessuna Europa. Il M5S porrà delle condizioni, tra queste l'eliminazione immediata del Fiscal Compact che impone un taglio di 50 miliardi all'anno per un ventennio. Altra condizione l'emissione di eurobond, titoli pubblici europei garantiti a livello centrale per evitare che l'Italia finisca rapidamente come la Grecia. Se la UE rifiuterà queste richieste è obbligatorio uscire dall'euro, non c'è scelta, il M5S farà un referendum per ritornare alla lira e per riprenderci la nostra sovranità monetaria. ( dal blog di Beppe Grillo - leggi )

Il regalo agli inquinatori sulle bonifiche è legge. Vergogna!

E’ ufficiale: da mercoledì scorso chi inquina in Italia deve essere premiato. Dopo il passaggio in Senato è diventata legge dello Stato l’incredibile norma contenuta nel Decreto Destinazione Italia volta a regalare nei Siti di Interesse Nazionale per le Bonifiche miliardi di euro ai privati, anche ai peggiori inquinatori, pure se rei confessi e condannati in via definitiva. Resta in tutta la sua gravità il problema del condono mascherato contenuto nella norma, che prevede che una volta firmato l’accordo di programma che destina il denaro al privato la scoperta di una situazione più grave di inquinamento rispetto a quella finora accertata non potrebbe più essere messa a carico del privato inquinatore. Resta la norma che fa diventare di interesse pubblico qualsiasi nuovo impianto proposto dal privato nell’area inquinata (anche inceneritori, raffinerie ecc.) con lo Stato che finanzierà … Provvederemo a denunciare alla Commissione Europea quanto accaduto per farne un caso nella comunità. Apriremo uno scontro sui singoli accordi di programma che dovessero essere approvati nelle singole aree nei prossimi mesi. La lotta è solo all’inizio. ( Forum Italiano Movimenti per l’Acqua, Salviamo il Paesaggio ed altri ) leggi
 
La maggioranza della Cgil, al congresso di Torino vota No Tav 

Il 4° congresso della CGIL tenutosi alla camera del lavoro provinciale nei giorni scorsi ha votato a stragrande maggioranza un ordine del giorno critico nei confronti del Tav. Ben 169 voti a favore, più del doppio di quelli contrari (82). La Fiom che nei giorni scorsi aveva votato un ordine del giorno simile rifiutando un documento della minoranza in solidarietà con gli arrestati e gli indagati notav ha commentato per voce del segretario generale della Fiom torinese, Federico Bellono: “E’ un risultato straordinario, segno di un nuovo orientamento rispetto al passato di cui tutti dovranno tenere conto, anche in vista delle prossime elezioni regionali. ( da www.notav.info ) leggi
Poltrone pubbliche, sui rinnovi di Scaroni e Conti pesa il processo Enel bis

Arriva a sentenza l’inchiesta per disastro ambientale sulla centrale elettrica di Porto Tolle (Rovigo). I numeri uno di Eni ed Enel sono imputati. Ma il calendario giudiziario si incrocia con quello politico: il 15 aprile l'esecutivo deve decidere se ricandidarli. E’ il secondo vero banco di prova per il governo di Matteo Renzi dopo l’infelice esordio con i sottosegretari indagati. Il 31 marzo, la camera di consiglio del Tribunale di Rovigo porta a sentenza il processo Enel Bis che vede imputati, insieme ad altri ex dirigenti, anche Paolo Scaroni e Fulvio Conti, oggi in corsa per il quarto mandato ai vertici di Eni ed Enel. L’accusa è di inquinamento e disastro ambientale doloso per l’omessa ambientalizzazione della centrale termoelettrica di Porto Tolle. Il pm Manuela Fasolato ha chiesto 5 anni per l’ex ad Scaroni (oggi al vertice dell’Eni e sotto inchiesta a Milano per corruzione internazionale) e 3 per l’attuale amministratore e direttore generale Fulvio Conti.  In caso di mancata conferma Scaroni riceverà un assegno dall’Eni da 8,3 milioni di euro, Conti 6,4 dall’Enel. Premi di consolazione niente male, soprattutto in caso di condanna. ( Thomas Mackinson da ilfattoquotidiano.it ) leggi

La legge elettorale Berlusconi-Renzi e le sue varie illegittimità 

La legge elettorale Berlusconi-Renzi comporta un’alterazione profonda della composizione della rappresentanza democratica e compromette la funzione rappresentativa dell’Assemblea parlamentare. I vizi di incostituzionalità sono molteplici: con il premio la sovra-rappresentazione del partito che ottiene il 37% resta eccessiva, distorce la volontà del popolo e non rispetta l’eguaglianza del voto (i voti dati a quel partito valgono, in seggi, circa il doppio dei voti dati ad altri partiti dal 63% di elettori; le soglie di sbarramento sono irragionevoli perché diversificate fra loro senza giustificazione. La soglia dell’8% per i non coalizzati è eccessiva e irragionevole: ha il solo fine di alterare ulteriormente la rappresentatività dell’Assemblea parlamentare; la facoltà dell’elettore  risulta ulteriormente diminuita dalla scandalosa norma che consente di candidarsi in più collegi. ( Lorenza Carlassare, giurista,  su  www.articolo21.org ) leggi   
Italicum: peggio della Legge Acerbo voluta dal fascismo 

 Adesso che la legge elettorale, concordata fra Renzi e Berlusconi ma effettivamente scritta da Verdini, è stata approvata da un ramo del Parlamento, la realtà ci dimostra quanto sia utile un sistema bicamerale come clausola di salvaguardia per garantire che le decisioni politiche più importanti non siano assunte nella fretta e con l'inganno. È fin troppo facile rilevare che questa legge elettorale darebbe vita a un nuovo ordinamento politico, modificando radicalmente il volto della democrazia costituzionale, come prefigurata dai Costituenti. In particolare l'Italicum ripropone gli stessi vizi di incostituzionalità del porcellum, già denunciati dall'appello dei costituzionalisti pubblicato il 26 gennaio: ci sono le liste bloccate, come nel porcellum, c'è un premio di maggioranza che, combinato con le soglie d'accesso raddoppiate, distorce profondamente la volontà manifestata dal corpo elettorale, creando lo stesso risultato di disuguaglianza nel voto censurato dalla Consulta. L'Italicum nella sua impostazione si muove lungo i binari del porcellum, ma il risultato è fortemente peggiorativo. Infatti laddove il Porcellum mirava ad imporre una sorta di bipolarismo forzato, l'Italicum tende a imporre un bipartitismo forzato, ovvero a creare una maggioranza artificiale nelle mani di un unico partito (Domenico Gallo, magistrato, per Micromega ) leggi

Che fine hanno fatto i sostenitori dell’austerity?

Fateci caso: non ne trovi più uno che difenda l’austerity. Il nuovo concetto-rifugio dei con­for­mi­sti è diven­tato «Il rigore non basta serve la cre­scita». Lo ripe­tono mec­ca­ni­ca­mente gli stessi che si sper­ti­ca­vano in lodi per il rigo­ri­sta Monti, che tar­tas­sando pen­sio­nati e lavo­ra­tori diede sì impulso alla cre­scita ma delle ban­che. Andava di moda osser­vare che ave­vamo vis­suto al di sopra delle nostre pos­si­bi­lità e che dove­vamo tagliare la spesa pub­blica. Quindi, se la Com­mis­sione Euro­pea retro­cede l’Italia per debito ecces­sivo e chiede «prov­ve­di­menti con­tro la scarsa pro­dut­ti­vità e com­pe­ti­ti­vità», ci si affretta a tra­durre «L’Ue chiede cre­scita e lavoro». Quanto alla ridu­zione del debito, per Bru­xel­les passa per la strada già intra­presa da Monti e Letta: taglio alla spesa e pri­va­tiz­za­zioni. Inu­til­mente gli eco­no­mi­sti  «cri­tici» fanno notare che non serve aumen­tare la pro­dut­ti­vità in un paese dove la domanda rista­gna e che biso­gne­rebbe piut­to­sto soste­nere i red­diti bassi e creare posti di lavoro con un inter­vento diretto dello Stato. In Ita­lia è in crisi la domanda. E se è in crisi la domanda, figu­ria­moci la risposta. ( Francesca Fornario da ilmanifesto.it  ) leggi

È curioso notare come in Italia in parecchi si stiano avviando verso la campagna elettorale imbrogliando le carte sul passato. Il Fiscal Compact, ad esempio, fu votato nel 2012 con i voti di PDL, PD e Centro. Per una questione igienica, consiglio quindi a tutti gli esponenti e i candidati di questi partiti di farci sapere, all’inizio di ogni loro comizio o comparsata televisiva, se rivendicano quel voto o se ne chiedono scusa. Non è che il Fiscal Compact si sia votato da solo, insomma. E sarebbe interessante anche sapere come Il PSE, a cui aderisce il PD, intende «uscire dall’austerità» (cosa che ora da quelle parti dicono un giorno sì e un giorno anche) restando all’interno delle regole che l’hanno provocata e che nel 2012 hanno voluto sia Schulz sia, da noi, il PD. Per quanto riguarda l’euro, poi, la situazione è ancora più grottesca, perché qui abbiamo Berlusconi, che lo introdusse con un suo governo ma ora lo attacca con sempre maggior frequenza, per raccogliere voti; e la Lega, che pure al tempo lo approvò nelle modalità in cui è stato introdotto, ma ora ci dice che è un crimine contro l’umanità. Boh, vedete voi. Io spero solo che di qui al 25 maggio ci sia la memoria di tutti quelli che hanno prodotto una cosa, l’Europa così come è, con la sua moneta mal fatta e le sue regole pessime, e ora, per pescare voti nel malcontento, fischiettano facendo finta di non esserci mai stati. ( Alessandro Giglioli  dal blog Piovono Rane su espresso.repubblica.it )  leggi 

 
I gestori della locanda di via Santa Giulia a Torino spiegano di aver deciso di raccogliere i tappi di sughero delle bottiglie, con l'idea di avviare a riciclo il materiale. Nella bottega Johar, i tappi di sughero hanno iniziato ad accumularsi all'interno di due bidoncini che fanno bella mostra di sé nella vetrina. A Torino è attivo Tappo a chi?, il progetto promosso da Rilegno (consorzio nazionale per recupero e riciclo degli imballaggi in legno) nato per raccogliere, ritirare e avviare al recupero i tappi di sughero. Dal 2010 Tappo a chi? si esprime attraverso protocolli di intesa e accordi con i gestori di igiene ambientale che si rendono disponibili ad aderire e si rende operativo attraverso il posizionamento di contenitori in isola ecologica o in altri luoghi. Nel frattempo un'associazione utilizza una parte dei tappi di Joahr per laboratori di riuso. "Tutti possono portare i tappi nella nostra locanda, invece che buttarli, perché da noi tornano sicuramente ad essere utili” ( Andrea Cannas da ecodallecitta.it ) leggi



Francia: partiti allo sbando alle municipali
La Francia va al voto in  questo week end per il primo turno delle municipali nei 36mila comuni del paese.  Sono ben 930mila i candidati per quasi 45 milioni di elettori. E’ la prima volta che i francesi tornano a votare dopo l’arrivo all’Eliseo del socialista Francois Hollande due anni fa, oggi e da tempo ormai di fronte ad una forte impopolarità. La campagna elettorale è stata dominata da questioni nazionali e secondo i sondaggi c’è il rischio di una forte astensione; Il sistema elettorale è orribilmente simile a quello per le presidenziali e per le politiche: collegi uninominali con il doppio turno al quale vanno le liste che superano il 12,5% se nessuna arriva al 51% al primo turno ( caso rarissimo) . Il sistema, adottato con la cosiddetta quinta repubblica a fine anni '50,  è ovviamente difeso dai due principali partiti ( socialisti e conservatori ) come efficace per la stabilità. Per il resto è demenziale per i suoi effetti ormai noti: in un paese dove ci sono di fatto altri tre poli consistenti ( gli ecologisti di EELV, la estrema destra del Front National della Le Pen e la Gauche di Melenchon) succede di frequente che nelle zone dove l’ estrema destra è forte perdono i conservatori e vincono i socialisti e viceversa  dove la Gauche è forte perdono i socialisti e vincono i conservatori. Le chiamano triangolazioni e a lungo andare, specie in periodo di crisi economica e sociale molti elettori, specie al secondo turno,  mandano tutti a stendere e se ne stanno a casa. ( di Massimo Marino ) leggi  
Francia: Nei comuni Hollande può scamparla

La Francia va alle urne, per il primo turno delle elezioni municipali nei 36mila comuni del paese. Hollande e il governo sono assai impopolari, ma potrebbero scamparla: nei comuni il voto segue questioni locali e l’astensione sarà alta. La destra UMP è impelagata in una serie di scandali, legati alla presidenza Sarkozy. E il rischio Fronte nazionale è limitato: l’estrema destra presenta liste in soli 600 comuni, potrebbe causare delle «triangolari» (passa al secondo turno del 30 marzo chi ha ottenuto più del 10% di voti il 23 marzo), che in alcuni comuni favorirebbero la sinistra. Il Fronte nazionale punta a eleggere 4 o 5 sindaci al massimo (ha già gestito alcune cittadine medie in passato, con risultati disastrosi e scandali). Attesa nelle grandi città, a cominciare da Parigi, Marsiglia, Lione e Nantes. Bordeaux rieleggerà Alain Juppé. A sinistra della sinistra c’è una grossa tensione: Mélenchon ha sospeso la partecipazione del Parti de Gauche al Front de Gauche, per contestare il PCF che in alcune grandi città (a cominciare da Parigi) ha stretto un’alleanza fin dal primo turno con il PS, di cui contesta nelle piazze la politica economica. ( Anna Maria Merlo da  ilmanifesto.it ) leggi

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La Francia  al voto questo week end per il primo turno delle municipali. Primo test elettorale per i socialisti al potere da circa due anni con François Hollande. A chi andrà il Comune di Parigi e il risultato del Fronte Nazionale sono gli altri due grandi risultati attesi. vedi qui

“In Italia la TV è politicizzata, di fatto i mezzi di informazione sono organi di partito. I partiti puntano a rincoglionire la gente usando i mezzi di informazione….” Un video inquietante da m5snews.com vedi qui
 
   Mercoledì 5 marzo nella Sala Nassirya al Senato si è svolto un incontro sul tema: "Metodi alternativi - nuove strategie di ricerca senza animali per la salute dell'uomo e del pianeta". Con Thomas Hartung ( USA) e Costanza Rovida (Germania) .Video integrale dell’incontro: vedi qui
 
                                                                         ALTRIMEDIA

punti di vista per temi  per sfuggire alla disinformazione-in questo numero: Economia-Crisi europea-Democrazia

Keynes blogwww.keynesblog.com - si richiama esplicitamente a John Maynard Keynes, l’economista britannico che, per usare le parole del premio Nobel Paul Krugman, con il suo lavoro ci diede la soluzione della Grande Depressione degli Anni ’30 del Novecento e che ispirò le politiche economiche del mondo occidentale per oltre 30 anni dopo la fine della Seconda Guerra mondiale. Keynes blog è ideato e curato da Guido Iodice e Daniela Palma.   leggi qui 

Loretta Napoleoni blog  - www.lorettanapoleoni.net -  Nel 2012 ha pubblicato Democrazia Vendesi. Un forte legame tra crisi economiche e l’avvento di dittature percorre la storia d’Europa. Quando le cose vanno male, sembra, non possiamo permetterci la democrazia: occorrono soluzioni rapide, prese da pochi per il bene di tutti. Ma è vero?  Punta il dito contro una generazione di politici che per decenni ha servito i propri interessi. leggi qui
 
Economia e Politica - www.economiaepolitica.it - è una rivista indipendente online di critica della politica economica, costituita nel dicembre 2008 e diretta da Riccardo Realfonzo. La rivista si propone di offrire ai media e al grande pubblico un punto di vista alternativo sulle più importanti decisioni politico-economiche che si sono imposte in questi anni, in Italia e nel resto del mondo. Del Consiglio scientifico fanno parte Luciano Gallino e Augusto Graziani. leggi qui
 
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