12 agosto 2012

Gruppo Cinque Terre: ECOLETTERA 5/1 agosto 2012


  
costruire la transizione: un nuovo ecologismo – democrazia – giustizia – nuovi lavori

EDITORIALE                       L’Expo e i nostri nipotini

A meno di mille giorni dall’inizio dell’Expo 2015 previsto  per l’1 maggio 2015, l’esposizione milanese diventa sempre più piccola: dai 3,2 miliardi  previsti  nel 2008 ( il 30% dai privati ) l’ultimo taglio li riduce  a 2,1. Di per sé niente di grave: questi grandi appuntamenti, contesi dai vari governi e quasi sempre pretesti per spese incontrollate e poco o per nulla utili, con il solito seguito di nuove cementificazioni e cambio d’uso di terreni in gran parte agricoli, vanno un po’ meno di moda: si dice che le Olimpiadi greche,  con il seguito di speculazioni e rapine di cui la Grecia contende il primato al nostro paese, siano state il colpo mortale per l’economia di quel paese. Le Olimpiadi invernali piemontesi  hanno lasciato a Torino il record di città più indebitata del paese, oltre a qualche cumulo di ferraglie arrugginite nelle valli della provincia e però una luminosa carriera degli ultimi due amministratori della città che le hanno gestite.

Ma il caso milanese grida vendetta. Fra i progetti meno criticabili la ristrutturazione della Darsena e il recupero di alcune vie d’acqua praticamente sono già in forse, dati i tagli. Ma i tagli ulteriori di questi giorni , che seguono la prima revisione del novembre scorso, hanno due caratteristiche: scompare totalmente la quota prevista da parte dei privati e con questa soprattutto il progetto della linea 4 del metrò (M4) che avrebbe collegato l’ovest con l’est della area metropolitana e soprattutto collegato l’aereoporto di Linate con il centro città.
Erano 21 stazioni , poi ridotte a 3 e adesso, se qualcuno non rimette tutto in discussione, a zero. La cosa non è da poco perché Milano è l’unica città italiana che ha una parvenza di rete metropolitana con 3 linee, avviate negli anni ’60, e parzialmente proiettate verso l’hinterland della città. Una rete che pressocchè tutte le grandi metropoli europee hanno messo al primo posto invece di autostrade, linee ferroviarie  superveloci, per non parlare del TAV valsusino. Sembra che la TAV, che anche i francesi stanno pensando di archiviare, per  i partiti del centro-destra-sinistra italiano è indispensabile ( per cosa non si sa), mentre una mobilità un po’ più sostenibile nelle grandi metropoli soffocate dal traffico viene dopo, anzi non viene per niente. A Roma ( lineaC ) praticamente si è chiuso qualunque progetto di un qualche rilievo, a Torino siamo al lento completamento della linea 1 ( che da sola serve a meno del 10% della città) e la linea 2 non la vedranno probabilmente neanche i nostri nipotini. A Milano chissà a quando le linee 4, 5 6 che per adesso restano progetti di carta.
Se ce n’era bisogno una conferma: per cambiare aria serve cambiare partiti… se ce lo permetteranno.  

 Gruppo delle Cinque Terre                                                                                        5/1 agosto 2012
                                                                                           
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Il Parlamento europeo ha approvato un rapporto sulle linee guida del prossimo programma ambientale UE. Prevede il divieto di incenerimento dei rifiuti a vantaggio del riciclaggio. Nel nostro paese dopo anni di iniziative e proposte,  la proposta della raccolta differenziata “porta a porta” è diventata realtà ma i successi principali si sono avuti nei comuni di piccola e media dimensione in alcune decine dei quali si arriva anche al di sopra del 70%. In 16 su 110 capoluoghi di provincia il recupero è arrivato al 60%. Paradossalmente sono le amministrazioni di centro-sinistra o di sinistra-centro che stanno tentando il rilancio del vecchio modello basato sull’incenerimento. ( di Massimo Marino )

Alla fine anche i rifiuti e l’inceneritore, dopo i trasporti e l’aeroporto, sono stati privatizzati. Nonostante il nostro ostruzionismo, svolto in perfetta solitudine e contro tutti i partiti, e dopo una maratona di tre giorni, il consiglio comunale mercoledì sera ha approvato di mettere in vendita il 49% di Amiat - ma non vi inganni la percentuale, col 49% sarà data al privato anche la gestione - e l’80% di TRM (inceneritore). In campagna elettorale, il centrosinistra aveva promesso l’esatto opposto ( di Vittorio Bertola del M5Stelle )


Secondo le dichiarazioni governative, la legge n. 92 del giugno 2012 (riforma del mercato del lavoro) favorirebbe la “flessibilità in entrata”. In effetti, l’art. 1 menziona l’intento di “contribuire alla creazione di occupazione”, ma  l’operazione si riduce a favorire i licenziamenti sottraendo diritti (durevolmente, ora per allora) a chi se li era conquistati. Restano inalterate le 46 tipologie contrattuali, un record mondiale, che sono state create da leggi succedutesi nel tempo, senza che neppure si tenti una razionalizzazione della materia.  Segue all’opera di distruzione dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, dando sostanzialmente via libera ai licenziamenti ingiusti e arbitrari dietro corresponsione di una scarsa mercede. ( di Mariagrazia Campari da www.womenews.net )

Punti di Pil perduti, risparmi e posti di lavoro mancati. La fibra ottica o banda ultralarga (che viaggia a 100 megabit per secondo – Mbps, velocità superiore rispetto alla banda larga, definita tra i 2 e i 20 Mbps) non significa soltanto connessione a Internet ma prospettive di ricavi e di occupazione, specie in tempi di crisi. La sua diffusione, secondo la Commissaria europea per l’Agenda digitale Neelie Kroes, potrebbe valere un aumento dall’1 all’1,5% del Pil. ( di Eleonora Bianchini da Il fatto quotidiano )

 Legambiente: «Decisione vergognosa e ipocrita dopo i tagli alle fonti rinnovabili» La politica energetica dei tagli agli incentivi del governo Monti/Passera sta mettendo in ginocchio le aziende delle rinnovabili che hanno avviato migliaia di licenziamenti, ma il Parlamento ha approvato alla Camera, con il parere favorevole dell'esecutivo, l'introduzione di sussidi per vecchie centrali a petrolio che verranno presi direttamente dalle bollette delle famiglie. ( da www.greenreport.it )


Il 30 luglio il Comitato Acqua Pubblica Torino ha consegnato al Presidente del Consiglio Provinciale oltre 10.000 firme di cittadini/e residenti in Torino e provincia a sostegno della Deliberazione di iniziativa popolare per la trasformazione di SMAT SpA in Azienda speciale consortile di diritto pubblico. A un anno dal Referendum le Amministrazioni pubbliche sono  chiamate a rispettare la volontà popolare espressa da quel voto.

Dopo la sentenza 20 luglio 2012, n. 199 della Corte costituzionale e quella del Consiglio di Stato che ha fermato la cessione ai privati di un ulteriore 21% di Acea, unʼaltra buona notizia arriva dal Comune di Napoli: è stato firmato lʼatto notarile per la trasformazione di Arin s.p.a. in Acqua Bene Comune Napoli. La giunta De Magistris ne aveva fatto un punto cardine del proprio programma politico e, a pochi giorni dal referendum, aveva votato la delibera n. 32/2011: prendeva forma il primo caso di abbandono della s.p.a. e ritorno allʼazienda speciale come forma di gestione del servizio idrico integrato; per sintetizzare, basti dire che la seconda è un ente di diritto pubblico e non più una società di capitali. ( di Salvatore Altiero da Il Fatto Quotidiano )


Oggi 3 agosto 2012 ci giungono tre notizie apparentemente molto diverse:
1) In Groenlandia si era già sciolto il 40% del ghiaccio, in questi ultimi 4 giorni si è sciolto tutto il resto.
2) I magistrati hanno ordinato la chiusura dell'Ilva la nota fabbrica superinquinante di Taranto e i sindacati ne hanno chiesto la riapertura.
3) Il senato italiano ha appena approvato dentro un pacchetto di misure per risparmiare un aumento del finanziamento ai partiti di altri dieci milioni di euro. ( di Maurizio Di Gregorio)

Il modo in cui si parla della crisi costituisce una sistematica deformazione della realtà e una intollerabile sottrazione di informazioni a danno dell'opinione pubblica. Le scelte delle autorità comunitarie, all'origine di un attacco ai diritti sociali che non ha precedenti nel secondo dopoguerra, vengono rappresentate, non soltanto dalle forze politiche che le condividono, ma anche dai maggiori mezzi d'informazione ( compreso il servizio pubblico), come comportamenti obbligati. Viene nascosto all'opinione pubblica che, lungi dall'essere un'evidenza, tale rappresentazione riflette un punto di vista (quello della teoria economica neoliberale), oggetto di  critiche da parte di altri economisti non meno autorevoli dei suoi sostenitori. (da Il Manifesto )
 
 E’ stato un vero e proprio boom di richieste. Sono passate 2 settimane circa dal blitz per la liberazione, e già 2.115 beagle, che erano destinati ad essere fatti a pezzi, hanno trovato un nuovo padrone. Però ancora non sono stati affidati tutti. Ci sono ancora 59 mamme con i loro cuccioli che, per una questione di salute dei piccoli, non sono stati separati. I volontari preferirebbero affidare i nuclei familiari per intero, anche se si sa che non sempre ciò è possibile. ( di Marco Mancini da www.ecologiae.com

La notizia è stata confermata dalla pubblicazione del verbale datato 17 Luglio 2012 e relativo alla riunione del Senato del Land della capitale tedesca svoltasi in quella data: Berlino si riprende l’acqua pubblica. Con un prezzo di acquisto che si aggira sui 645 milioni di Euro, la municipalità cittadina acquisisce il 50% della quota di servizio idrico, detenuto fin dalla fine degli Anni ‘90 dalla RWE Aqua GmbH e dal consorzio francese Veolia. L’obiettivo è naturalmente quello di rimunicipalizzare il servizio idrico e farne abbassare i prezzi, dopo 13 anni di privatizzazione. (da www.ilsostenibile.it

Il  New York Times ha scritto che i guadagni di  Exxon e Shell "deludono", perché i prezzi dell'energia al consumo questa estate sono scesi inaspettatamente. Ma"Think Progress" fa notare che «mettendo i loro profitti nel contesto appropriato, tuttavia, Exxon e Shell hanno fatto ancora 160.000 dollari al minuto nell'ultimo trimestre; inoltre le prime cinque compagnie petrolifere beneficiano ogni anno di 2,4 miliardi dollari della federal tax breaks».(da   www.greenreport.it )

Il mese di agosto è sicuramente uno dei periodi più impegnativi per quanto riguarda la cura dell'orto. Chi ha a disposizione alcuni giorni di vacanza, potrà dedicare una parte di essi al raccolto o alla semina di ortaggi e piantine che potranno iniziare a dare i loro frutti entro l'annata in corso o che potranno essere prescelte in previsione del raccolto che si vorrà ottenere per l'annata successiva. Ecco come organizzare al meglio semine, trapianti e raccolti anche facendo riferimento al calendario lunare. ( di Marta Albè  da www.greenme.it )

Lo sciopero del sesso. Unico mezzo per le donne per ottenere i loro diritti.  In un piccolo villaggio tra Nord Africa e Medio Oriente tutti i giorni le donne debbono compiere un accidentato percorso in salita per andare a prendere l'acqua da una sorgente. Molte di loro hanno perso dei figli che portavano in ventre sottoponendosi a questo duro sforzo. Gli uomini stanno da sempre a guardare e nessuno di loro si è mai dato da fare per far sì che i soldi che arrivano dalle visite dei turisti vengano investiti nella realizzazione di un piccolo acquedotto. Leila, giovane sposa venuta dal Sud, decide di non sopportare più questa situazione prova a convincere le donne ad attuare uno sciopero del sesso che dovrà protrarsi sino a quando gli uomini non porranno rimedio alla situazione.  (Regia di Radu Mihaileanu , produzione Belgio, Italia, Francia, 2011. Durata 125 minuti circa )

Una commedia al femminile contro l'integralismo. In un paese in una zona montuosa del Medioriente la piccolo comunità è divisa tra musulmani e cattolici. Se gli uomini sono spesso pronti alla rissa tra opposte fazioni le donne  sono invece solidali nel cercare di distogliere mariti e figli dal desiderio di trasformare i pregiudizi in violenza. Non tralasciano alcun mezzo in questa loro missione, ivi compreso far piangere sangue a una statua della Madonna o far arrivare in paese delle ballerine da avanspettacolo dell'Europa dell'Est affinché i maschi siano attratti da loro più che dal ricorso alle armi. (Regia di Nadine Labaki, produzione Francia, Libano, Egitto, Italia, 2011. Durata 110 minuti circa )

ECOLETTERA link archivio: 1 - 2 - 3 - 4                             la prossima ecolettera uscira l’ 1 settembre 2012

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