4 luglio 2012

Gruppo Cinque Terre: ECOLETTERA 3/1 luglio 2012


costruire la transizione: un nuovo ecologismo – democrazia – giustizia – nuovi lavori

EDITORIALE                Sognatori e Realisti

La Fiat va in Cina: ha una sua logica, è un paese dove c’è spazio e nuove risorse per collocare 100 milioni di auto, e operai che si pagano un quinto dei nostri. Naturalmente bassi costi ed alte emissioni, praticamente  rottami tecnologici del secolo scorso, sicuramente abbelliti dall’ultima versione  tecnologica di qualche gadget informatico opportunamente settato per diffondere il grado di informazione che l’ultimo paese capitalcomunista concederà. In Italia il governo Monti con il consenso dei tre partiti che lo tengono in vita ritaglia e butta al macero un altro pezzetto di Costituzione e demolendo l’articolo 18 rende meno significativo il peso dello Statuto dei lavoratori. Il centro-destra applaude (moderatamente), il centro-sinistra brontola (moderatamente), mentre insieme studiano passi e tempi idonei a mantenere dopo il 2013 esattamente l’attuale modello sociale  e l’attuale sistema di partiti. Potremmo unirci al coro e chiedere nel nostro paese più lavoro e più democrazia nei luoghi di lavoro. Ma per fare, per produrre che cosa? E’ qui che destra e sinistra nelle loro più diverse sfumature, fino a quelle estreme, passano  dalle chiacchiere  al silenzio. In Italia abbiamo 37 milioni di auto circolanti, nel mondo si è da tempo superato il miliardo. Ci muoviamo per più dell’80% bruciando carbone, petrolio, gas, in scatole splendide e luccicanti dove da 3 a 4 posti su 5 sono vuoti. Non si può disegnare un futuro dove ci muoviamo su auto che bruciano idrocarburi consegnando a poche multinazionali dell’auto e dell’energia del nostro paese quasi 130 dei 200 miliardi all’anno che spendiamo per la mobilità; altri 60 allo Stato e meno del 10% per mezzi pubblici collettivi. Vogliamo bici e piste ciclabili attraverso le città, risciò, ecotaxi collettivi, rilancio dei treni locali, auto elettriche a rinnovabili, linee di metrò costruite in emergenza sotto, a raso e sopraelevate; mezzi pubblici e privati collettivi e per famiglie a basse emissioni e basse velocità in linee urbane sgombre e veloci. C’è lavoro per tutti. Ci vogliono 20 anni e una nuova politica, che noi chiamiamo transizione alla conversione ecologica. Noi siamo realisti, loro sono dei sognatori che ci preparano incubi. 
 Gruppo delle Cinque Terre                                                                                           3/1 luglio 2012

  La sentenza del Consiglio di Stato sblocca la Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) per la riconversione a carbone della centrale termoelettrica di Porto Tolle, in provincia di Rovigo; il Governo sdogana quella per la costruzione di una nuova centrale a carbone a Saline Joniche, sulle coste di Reggio Calabria; il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, in un’intervista sul Corriere della Sera, mostra un segnale inequivocabile di cedimento alle pressioni dei petrolieri sulle trivellazioni per far ridurre il limite di 12 miglia dalle aree marine protette ( da www.ilfattoquotidiano.it )

Le auto elettriche al momento e per decenni consumerebbero energia elettrica di normale produzione: da carbone e petrolio, in Francia  da nucleare. Il rapporto di Greenpeace (  “Energia verde per le auto elettriche") sostiene, come è ovvio, che un futuro per le elettriche è conveniente soltanto con una produzione di energia per la mobilità da rinnovabili, sia direttamente sull’auto che da centraline ad hoc; una direzione diversa e ben lontana da quanto tenta di propinarci l’industria dell’ auto che, insieme a quella elettro-nucleare, è la più potente lobby industriale a livello mondiale (di Massimo Marino )

Una filosofia in azione da oltre venti anni. E che viene sancita dall'approvazione della riforma che abolisce, di fatto, l'articolo 18. Dove non è riuscito Berlusconi e Maroni, Sacconi, Brunetta e Marcegaglia, è riuscito un governo di tecnici sostanzialmente tenuto in piedi dal PD. Secondo il Wall Street Journal la legge ha smantellato la vacca più sacra del lavoro in Italia, l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori ( da www.ilmegafonoquotidiano.it )

 Ci hanno abituato a tifare la sera degli scrutini elettorali guardando le percentuali dei diversi schieramenti come ad una partita di calcio. Più distrattamente la mattina dopo ci informano sulla distribuzione dei seggi ed eventualmente  sugli effettivi esiti istituzionali della consultazione.  Sfuggono due passaggi essenziali: quanti cittadini non sono rappresentati nelle istituzioni e se c’è corrispondenza fra la quantità complessiva  dei voti espressi  e l’effettiva rappresentanza.( di Giovanni Chiambretto )

 Il MoVimento 5 Stelle parteciperà alle prossime elezioni politiche qualunque sia la legge elettorale. Non ci sarà alcuna alleanza con i partiti. I candidati saranno votati in Rete che rimarrà centrale durante il mandato elettorale sia come supporto agli eletti che come garanzia del rispetto del programma. Le elezioni si possono vincere o perdere, in realtà in Italia si pareggiano da sempre, sono elezioni truccate. Vincono tutti, si spartiscono rimborsi elettorali, testate giornalistiche, canali televisivi, banche, concessionari. Tutto. (di Beppe Grillo )

  Grillo, interpretando il disagio della gente comune, vuole spingere i detentori del potere vero (il popolo sovrano) a fare politica, quella vera e non quella delle conventicole dei partiti. Non voglio certo dire che tutti i partiti sono uguali. Quelli della sinistra radicale sono certo diversi. Ma anche questi non riescono a rinnovarsi, a diventare orizzontali, spesso privilegiano la mediocrità purché sia servile. Si tratta di ceti politici decotti, anche di giovane età. ( di Citto Saija su www.nuovosoldo.wordpress.com  Sicilia )

Come da peggiori previsioni, il Governo ha assegnato finanziamenti irrisori per 30 parchi marini italiani che ora rischiano la chiusura. I Parchi aspettano ancora il finanziamento per l'anno in corso. Meno della metà delle già scarse risorse degli ultimi anni. Una cifra che difficilmente potrà permettere ai Parchi Marini italiani di sopravvivere. Il governo ha deciso di destinare alla tutela e alla valorizzazione del mare, una risorsa strategica per un paese come l'Italia, appena lo 0,0002% del PIL" ( da www.ilcambiamento.it )

Il contrabbando di avorio mai così alto negli ultimi 10 anni. Il 22 giugno in Kenya sono stati sequestrati più di 600 kg di avorio all'aeroporto di Nairobi, 345 pezzi destinati a Lagos, in Nigeria, e poi probabilmente ai mercati europei ed asiatici. E' l'ultimo episodio di quella che sembra la nuova crisi dell'avorio africano, spinta da un bracconaggio sempre più feroce ed organizzato. I livelli di bracconaggio degli elefanti sono i peggiori registrati negli ultimi 10 anni e i sequestri di avorio sono ai massimi livelli dal 1989 ( da www.greenreport.it )

Rio+20 passerà alla storia come la conferenza ONU che ha offerto alla società globale un esito segnato da gravi omissioni. Mette a rischio la conservazione e la resilienza sociale ed ambientale del pianeta, così come ogni garanzia di diritti umani acquisiti per le generazioni presenti e future. (di Gianfranco Bologna da www.greenreport.com )

Global Witness, una Ong che si occupa dei diritti umani legati allo sfruttamento delle risorse, ha raccolto in uno sconvolgente dossier i dati sugli assassinii di attivisti ambientali e dei diritti umani, giornalisti e leader delle comunità indigene che difendono i diritti alla terra, una conferma di quanto sia spietata la lotta per l'accesso e il possesso delle risorse naturali. Negli ultimi 10 anni sono state assassinate almeno 711 le persone. Nel solo 2011 il bilancio è salito di 106 persone ( da www.greenreport.it )

La Ribellione degli Orsi polari è cominciata. In tutto il mondo è partita la più grande campagna in difesa dell'Artico. Più di 100 mila persone come te hanno già chiesto ai leader del mondo di creare un Santuario globale al Polo Nord e vietare le perforazioni petrolifere e la pesca industriale nelle acque artiche. Firma la petizione di Greenpeace

 “L’economia del bene comune”  nasce in Austria nel  2010 con Christian Felber. Un nuovo approccio all’economia, fondato su valori fondamentali quali: la cooperazione, la democrazia, la solidarietà, l’ecologia, il rispetto della persona e della dignità umana. E nasce anche la Banca democratica ( di Raffaele Beltrami)

“ Il paradosso è che esistiamo nell’ Assemblea Nazionale, al Senato e al Governo, ma non più nella società. I nostri successi istituzionali non sono accompagnati, al contrario, da una dinamica civica. La nostra immagine è diventata detestabile. Noi siamo sconfitti  là dove si voleva ridare slancio: facendo una politica diversa. Oggi noi incarniamo spesso l’insostenibile leggerezza dell’arrivismo.” (intervista a Cohn Bendit )

Non guidare all’italiana. La macchina qui è inutile, o quasi, ma se ve la portate dietro cercate di imparare in fretta che all’interno dei quartieri il limite è 30km orari, sulle strade un po’ più ad alta percorrenza è 50, che non si può sbagliare coda al semaforo e se hai sbagliato ti tocca continuare per la strada sbagliata fin quando non trovi una maniera civile per tornare indietro. La segnaletica a terra qui ha un valore che tutti rispettano. ( da www.zingarate.com )

I cittadini di Todmorden, in Inghilterra, coltivano tutta la loro verdura. Ci sono orti nelle aiuole, nei parchi, nei giardini. Tutti i cittadini sono LIBERI di prenderne quanta ne desiderano. Cosa succede però? Nessuno ne spreca, nessuno ne prende più di quanto ne ha bisogno, tutti la rispettano, e molti vanno volontariamente a dare una mano nei vari orti, di loro spontanea volontà. ( da www.ecocastelli.it )

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